Black noise. Tecnologie della diaspora sonora
Qual è la consistenza della linea che divide il suono dal rumore? Con quali armi si combatte la battaglia per lo spazio acustico nelle città? In che modo il sound di una piccola isola dei Caraibi è riuscito a esercitare un'influenza tanto profonda sulla musica pop ed elettronica del nuovo millennio? Amplificando il concetto di rumore nella sua dimensione estetica e politica, il testo intende ripensare il legame tra suono, tecnologia, razza e potere a partire dalla specifica impronta sonora della musica giamaicana: reggae, dub e dancehall. Il risultato è una critica culturale scritta "con le orecchie sull'altoparlante", radicale e rigorosa, che registra il modo in cui altre epistemologie, provenienti dalla periferia globale, possono interrompere la narrazione occidentale della modernità.
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