Veri falsi. Gli inganni, le copie e le contraffazioni tra arte, filosofia, letteratura, scienza e storia
Il falso oggi ha cattiva fama, ma non è sempre stato così. Nel mondo antico era un archetipo molto più sfaccettato. Da un lato, l'inganno, ?páti, figlio di Nýx, la notte, e di Érevos, le tenebre, è una delle calamità fuggite dal mitico vaso di Pandora. Dall'altro chi sa usarlo è ammirato, come lo scaltro Ulisse, "maestro d'inganni". Il falso è stato dunque considerato un po' la controfigura del vero, o il suo fratellino discolo. Ma la realtà della falsificazione è, nel bene e nel male, molto più articolata e complessa. Questo volume indaga la tematica del falso nell'arte, nella storia, nella filosofia politica, nella produzione letteraria, nei media e nella società dello spettacolo. Nove prospettive differenti, accomunate dalla consapevolezza che il falso non è meramente il contrario del vero ma, come sosteneva Gilles Deleuze, è una forza produttiva, in grado di mutare in modo spesso decisivo la realtà.
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