Moda e politica. La rappresentazione simbolica del potere
Consigliato da Vanity Fair - 10 libri di moda da leggere durante la quarantena «La politica non riguarda solamente fatti storici e ideologie, ma anche e soprattutto linguaggio non verbale, da sempre espresso anche attraverso la moda: perché Angela Merkel preferisce indossare un tailleur pantalone rispetto a un midi dress, e cosa unisce Luigi XIV ed Elisabetta I ai moderni capi di Stato? » - Essia Sahli Cosa unisce Luigi XIV ed Elisabetta I ai moderni capi di Stato e di governo? Cosa si cela dietro il costume tradizionale di Gandhi e i tailleur pantalone di Angela Merkel? Cosa spinge i capi rivoluzionari a manifestare un'attenzione maniacale ai dettagli del loro abito? Sono tutte rappresentazioni simboliche del potere che rinviano a codici condivisi nei rispettivi contesti di riferimento e che raccontano qualcosa del complesso rapporto che unisce tra loro moda e politica. La politica infatti ha a che vedere con la regolazione del vivere associato e chiama in causa i grandi sistemi di idee, destinati a lasciare un'impronta nella storia. In quanto espressione del potere, essa ha però bisogno di attivare processi di legittimazione, che non di rado attingono alla dimensione simbolica, della quale la moda è una manifestazione fondamentale. Il volume indaga questo rapporto secondo un filo conduttore che attraversa la modernità, le sue manifestazioni ideologiche, le rivoluzioni, la lotta di classe e l'affermazione della democrazia fino ad arrivare alla fase attuale della politica postideologica, prontamente rappresentata dalla moda.