Lampedusa: dall'agricoltura, alla pesca, al turismo
Un centinaio di contadini siciliani raggiungono nel settembre del 1843 l'isola di Lampedusa con la promessa da parte del Re delle Due Sicilie di un appezzamento di terra da coltivare, una casa e un sussidio governativo di 4 tarì al giorno (ca 20 euro di oggi). Le difficili condizioni ambientali rendono però quasi impossibile la pratica dell'agricoltura e consegnano i primi coloni ad una vita di sacrifici e di stenti. Più tardi, la pesca delle spugne e quella del pesce permettono alla comunità lampedusana di affrancarsi dalla dura vita dei campi e di raggiungere un minimo di sicurezza economica. Il turismo, cominciato timidamente alla fine degli anni '60, assicura un più consistente benessere. Di tutto questo e della innata disponibilità dei lampedusani all'accoglienza si parla nel libro.
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