Teatro: E non ci separeremo mai-Qualcuno verrà-Il nome
Già in questi scritti vengono tuttavia rivelati gli elementi fondanti della poetica del drammaturgo norvegese: una scrittura secca e affilata, in cui il ritmo serrato, fatto di non-punteggiatura e intonazioni volutamente ambigue delle battute, contraddistingue la parabola esistenziale di personaggi isolati, in continua ricerca del proprio Io e di una redenzione nel difficile legame con l'Altro.