Labbra sull'orlo di un bicchiere di spritz
Non è facile essere donne al giorno d'oggi. Non è facile essere madri, casalinghe, lavoratrici e manager di se stesse. Combattere con i propri fantasmi quotidiani e riuscire a sconfiggerli quasi sempre con forza, coraggio ed ottimismo. Ci sono dei periodi in cui ci si sente un vero e proprio fallimento, in cui tutto appare insignificante, un lavoro che non ci soddisfa, una relazione complicata, il cuore in subbuglio. Vivere in una città come Roma, poi, può mettere a dura prova la pazienza di chiunque, tra orari frenetici e ritmi serrati. La storia di Angela inizia così, con la solida corazza che si è costruita dopo innumerevoli delusioni, la voglia di scappare lontano, una migliore amica che è il suo alter ego, sempre al suo fianco. E man mano che ci si addentra nel suo psicodramma, disarmante e ironico, si vive insieme a lei la sua trasformazione: perché in fondo se si smette di essere troppo critici con se stessi, se ci si apre ad una prospettiva più ampia, ci si accorge che anche le persone intorno a noi hanno le loro preoccupazioni, e a volte basta un gesto gentile ad avvicinare qualcuno che può rendere migliore la nostra vita. E poi c'è sempre lo spritz, una medicina miracolosa che alleggerisce l'anima. Via le maschere, che lo spettacolo cominci.
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