Chi ha gambizzato lo zio Gerry?
Questo romanzo ha un'aura prepotentemente allucinata, che ha peraltro, come proprio corrispettivo estetico/stilistico, un pendant iper-realistico, soprattutto sessuale. L'autore lo scrive in un momento di estrema difficoltà e disagio personale, al termine di una profonda esperienza mistico-delirante e poco prima di ricadere in una nuova, lunga analoga vicenda. Smesse le cure somministrategli per una lunga serie di episodi allucinatori, Nicosia viene man mano sopraffatto dalla logica della visione incontrollata, che si fa sempre più percepibile con il procedere della narrazione, ed egli stesso dichiara oggi che, in alcuni punti delicati, non è più in grado di distinguere tra immaginazione e realtà.