La rosa che fiorisce a est

La rosa che fiorisce a est

In questa storia d'amore scritta nel vento, può succedere che il sonno del discepolo sia tale da costringere il maestro a rompergli i denti. A volte deve essere usata la sofferenza, per smontare le supposte sicurezze, col fine di far ricordare all'uomo/donna qualche cosa che è stato dimenticato, ma che non può andar perduto. L'evoluzione richiama partecipazione consapevole e riguarda tutte le creature, in ogni loro forma. Riflettere su certe "storie", come quella del figlio prodigo, potrebbe essere un buon inizio, per ricordare quello che non si dovrebbe scordare, per non finire sull'orlo dell'abisso, espresso dal non sapere più di cosa si stia parlando. Riconquistare la propria anima, consapevolmente: questo è oggi un imperativo irrinunciabile. Il fatto è che non ci ricordiamo più della regalità propria della condizione umana. All'uomo è stata tolta dignità e sostanza, immagine e fierezza; soprattutto è stata inibita la capacità di produrre consapevolmente amore. Se sì, da chi? E perché?
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