1984
1984 viene ispirato da ciò che le due guerre, l'olocausto e le bombe atomiche hanno evocato, e rappresenta ciò che Orwell teme di più: il totalitarismo, la falsificazione, l'annullamento dell'identità individuale e la perdita della memoria storica, viziata e corrotta dai mezzi d'informazione. È ambientato in un futuro immaginario in cui il Socing è l'ideologia dominante. Essa è incarnata nel Grande Fratello, una figura quasi mitica che nessuno ha mai visto, ma che dalle descrizioni di Orwell presenta delle somiglianze con Stalin. Volontà e scopo del Grande Fratello, e del Partito Interno che opera sotto di lui, è di sopprimere ogni capacità di pensare e manipolare la coscienza in modo tale da disorientare e re-indirizzare i cittadini a uso e consumo del sistema. In questo mondo del futuro, profetizzato da Orwell, l'individuo è morto, annichilito. L'essere umano non esiste più, se non in Winston, il protagonista, forse l'ultimo della specie, che il Partito vede come una pedina da eliminare. In un mondo in cui l'individuo non esiste più, in cui nessuno è più certo dell'autenticità dei propri pensieri, è davvero ancora possibile distinguere la menzogna dalla verità?
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