Nostalgia è il nome del tuo volto
"Poesia pura fuori da ogni etica o moralismo che possa annullare il valore supremo che si cela dietro la scrittura. Il poeta canta i volti nelle emozioni, liberati dalle ombre e dai pregiudizi. I versi si raccordano con il volto del povero, dello straniero, del carcerato, del contadino che è costretto ad abbandonare la terra e allo stesso tempo con il volto di chi ama nella sofferenza, dell'amato e dell'amante, di colui o colei che ha svuotato in un amore vivo o perduto l'essenza stessa della sua esistenza. Zone d'ombra visibili solo a chi rimane ai margini, a chi non racconta di morale, a chi non giudica in modo esasperato e senza coscienza, a chi rimane oscuro, ma illuminato da una grazia visibile che danza nei meandri del cuore del lettore." (dalla Prefazione).
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