L'ingiustizia del danno. Fra etica, mercato e crisi dell'interpretazione
Tutte le speculazioni sulla responsabilità civile sono ormai disancorate dal dato normativo e si poggiano più o meno precariamente su una architettura immaginifica confezionata ad arte dalla Corte di Cassazione, che ha incardinato un regime di pseudo case law. Né la analisi giuridica né tanto meno quella filosofica sono in grado di restituirci un quadro definitivo e un moderato scetticismo ci spinge ad affermare quasi provocatoriamente che l'etica dell'ingiustizia del danno si colloca al di fuori della stessa: nella maggior chiarezza e completezza della legge, nell'armonizzazione delle discipline europee e nella riconsegna al danneggiato di mezzi equilibrati ed efficienti per ottenere soddisfazioni risarcitorie, sempre che per ottenere queste non si butti nel cestino il rilievo della colpa e una razionale equidistanza tra danneggiante e vittima. Il volume cercherà di orientarsi su queste alte questioni, tracciando un quadro ricognitivo delle più importanti riflessioni della dottrina con riferimento anche agli scenari europei.
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