Bestiario sinisgalliano. Studio dell'immaginario zoomorfo nelle opere di Leonardo Sinisgalli
Il saggio indaga le figure animali ricorrenti nelle opere di Leonardo Sinisgalli, intese come strumenti privilegiati per un'analisi dell'imagery dell'autore, e delinea, attraverso precisi riscontri testuali, la sua collocazione nella poesia postsimbolista, al di là delle formule tradizionali, come quella di "poeta-ingegnere". Sinisgalli ha saputo trasformare significati e valori archetipici o folclorico-antropologici, inconsci o mitico-religiosi, persino comuni e quotidiani, in reti di simboli e miti individuali. Ha espresso così, per immagini, sia le sue acquisizioni ideologiche e culturali, sia le diverse fasi del proprio percorso esistenziale: dall'infanzia in un paese del Sud all'attività di art director e copywriter ai vertici di Pirelli, Olivetti e Finmeccanica, fino all'inesorabile vecchiaia. Tra le molteplici metafore animali spiccano quelle di riflessione metapoetica, che esprimono una desublimata raffigurazione della poesia e l'immagine di un poeta che "non si è mai illuso di appartenere alla specie dei figli del Sole".
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