Frontiere in(di)visibili. I moriscos tra la Spagna e il Mediterraneo nel XVI e XVII secolo
Dal 1492, anno della scoperta dell'America e dell'unificazione della Spagna, al 1609, anno dell'espulsione dei moriscos, intercorre un secolo tormentato da guerre e scontri tra due comunità fino ad allora abituate a convivere nello stesso territorio. L'espulsione dei Mori è stata forse il prezzo da pagare per una fittizia uniformità politica e religiosa? O il nuovo Impero aveva bisogno di incamerare i beni dei ricchi professionisti musulmani? Quale profonda connessione passa tra le due Colonne d'Ercole, tra gli islamici del Maghreb e i cristiani di Spagna? Il volume ripercorre la storia dei moriscos sia per comprendere le ragioni dell'epurazione attuata da Filippo III sia per sottolineare il loro forte legame con la madrepatria. La diaspora dei Mori nel Mediterraneo e l'inevitabile crisi dell'economia spagnola del XVII secolo sembrano testimoniare, allora come oggi, che la paura dell'Altro e la mancata integrazione portano alla sconfitta culturale e civile di un'intera società.