Koan per una notte
Lo si era capito sin dalla prefazione del "Viaggio incantato di S. Francesco di Paola" e poi dagli aforismi interpolati delle "Lettere a un chirurgo" che Giuseppe Catrambone andava scandagliando con immenso amore la bellezza del mondo e della vita assieme ai suoi misteri, con una delicatezza e una profondità che in "Koan per una notte" si rivelano in tutta la loro autenticità. I temi che via via vengono sfiorati talvolta con ironia, altre volte con dolcezza, altre ancora con profonda malinconia, tutti comunque con la passione indagatrice dell'uomo di scienza quale è, sono intrisi di una semplicità e una chiarezza che ne rendono accessibile la lettura a chiunque, indipendentemente da vincoli anagrafici o culturali e tra le righe, che talvolta diventano vera poesia, affiora sempre e comunque il suo amore per l'umanità. Quella umanità che da chirurgo instancabile ha imparato negli anni anche a conoscere e a rispettare. In questa raccolta, che nulla ha a che vedere con lo Zen, l'autore si serve del termine koan solo per indicare comunque una serie di considerazioni alle quali, con la sola ragione, non sarebbe possibile dare una risposta.
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