La bellezza intatta di Rosalind Bone
Catrin Bone vive nel villaggio gallese di Cwmcysgod con la madre Mary, una donna spigolosa e solitaria. Cwmcysgod, tetti di ardesia, piccole case a schiera annidate sul fianco di una collina, una fabbrica abbandonata, è un paese immutabile, sempre uguale a sé stesso, in cui i vicini spiano la strada da dietro le tende appena scostate e aspettano sera seduti sui bidoni nei cortili. Catrin dorme nella stessa stanza che è stata di sua zia, Rosalind Bone. Da quando ha memoria, ha sentito raccontare storie sulla sorella di sua madre, una ragazza a detta di tutti di una bellezza straordinaria ma, secondo i piú, fredda ed egoista. Egoista al punto da aver abbandonato il paese, in una notte di ventisette anni prima, senza lasciare nemmeno un biglietto. In fuga, come una criminale. Di lei rimane soltanto una fotografia, in fondo a un cassetto che Mary tiene ben chiuso come a volerne contenere l’influenza malefica. Rosalind era bella, e Mary non lo era. E solo dopo la scomparsa di Rosalind il paese si era accorto della sua esistenza, lei che era rimasta all’ombra di quella bellezza eccessiva, ingombrante, pericolosa. Ma Catrin, sedici anni quanti ne aveva Rosalind l’ultima volta che è stata vista, sente irresistibile il richiamo della foto di quella giovane donna che non ha mai conosciuto, e la guarda di nascosto ancora e ancora. Poi un giorno la ragazza soccorre una vagabonda, accasciata contro un muro. È in condizioni pietose, lurida e coperta di stracci, dice un’unica parola: «Fuoco». Nessuno la conosce. Nessuno si fa avanti per reclamarla. Le notizie sul suo stato di salute provocano nella gente del villaggio tutt’al piú reazioni di circostanza. Solo Catrin veglia al suo capezzale, aspettando che la sconosciuta riprenda coscienza. Ma gli abitanti di Cwmcysgod temono quel risveglio; sentono avvicinarsi la resa dei conti con i peccati del passato. Perché ci vuole un villaggio intero per allevare una bambina, per rovinare una donna, per nascondere qualcosa di orribile e guardare dall’altra parte.