Un anno con Virginia Woolf
Un libro da regalare e regalarsi, per trascorrere un anno in compagnia di una delle più grandi scrittrici del XX secolo e dei suoi capolavori. «Amore. Odio. Pace. Tre emozioni che tramano il testo della vita umana.»«L'idea è questa: svegliarsi ogni mattina, in compagnia di Virginia Woolf. Per un anno intero, farsi accompagnare nella giornata che si apre dalla sua voce. Giorno dopo giorno, provate a sfogliare questo libro come fosse un breviario, un libro dei giorni, se non delle ore. Una liturgia dei giorni scanditi come nei libri delle ore del passato, che guidavano la mente a concentrarsi su immagini e pensieri che l'arricchivano, e la preparavano all'incontro con la vita quotidiana... Tutti noi, lettori e lettrici di Virginia Woolf, se leggiamo i suoi romanzi, i suoi racconti, i saggi, le lettere, il diario, è perché godiamo del ristoro che ci viene dall'essere in compagnia con la sua mente. Perché Virginia Woolf ha vissuto, come tutti noi, una vita ricca di gioie, e anche di dolore... Scopriremo così, frequentandola per l'appunto quotidianamente, una compagna di vita libera, e coraggiosa. E se spesso le capitava, come le capitò, di finire in vicoli ciechi, erano strade che cercava – molte delle quali ha lasciato aperte per noi. E sono certa, non ho dubbio alcuno, che ci verrà del bene a convivere per un anno, fianco a fianco con una creatura che non ha mai ceduto, in cambio di sicurezza, o di identità, il suo grande amore per un'esistenza libera.» (dall'introduzione di Nadia Fusini)COME COMINCIAIl 4 gennaio del 1929, nel diario così Virginia si impegna nella domanda che inseguirà tutta la vita, e torna in tutti i suoi romanzi: «Ma la vita è molto solida, o molto mutevole? Sono ossessionata dalla contraddizione. Dura da sempre e per sempre durerà, fino alla fine del mondo – l'attimo in cui vivo. Ma è anche transeunte, fuggevole, diafano. Passerò come una nuvola sulle onde. Forse, può essere, che anche se noi esseri umani mutiamo, uno via l'altro, veloci, veloci, però sempre in qualche modo in successione e in continuità, emaniamo luce. Ma che cos'è la luce? Sono colpita dalla transitorietà della vita umana a tal punto che dico spesso addio – dopo la cena con Roger ad esempio, o conto quante volte ancora vedrò Nessa».