Ognuno riconosce i suoi
Ognuno riconosce i suoi: Milano, anni Novanta. Caterina è una giovane universitaria iscritta alla facoltà di Storia. Il cugino Michele, che ha vissuto nella sua famiglia fino all'età di 9 anni, è in coma. Spinta dal desiderio di raccontargli gli anni che si è perso da quando è andato a vivere col padre, e di mettere insieme le «tessere di memoria» della sua famiglia, Caterina tiene un diario, in cui si rivolge direttamente a Michele, svelando, pagina dopo pagina, la storia della loro famiglia. In questa indagine famigliare, i genitori Teresa e Sandro sono i primi a essere interrogati, e a rispondere in maniera evasiva. Si va a ritroso nel tempo, si arriva all'infanzia di Teresa, nella campagna leccese, e al rapporto tra i suoi genitori e con il fratello Nicola. La sorella di Sandro, Anna, è una ragazza problematica. Di lei in famiglia non si parla mai, poiché ha militato nelle frange della lotta armata ed è andata spesso in carcere con l'accusa di terrorismo. La sua storia affascina molto Caterina, che non si stanca di informarsi di lei presso amici o conoscenti, come la professoressa Visser, che è stata compagna di cella di Anna, prima che quest'ultima si togliesse la vita in carcere. Un gesto compiuto solo dopo aver scritto una lunga lettera in cui ha rivelato il suo più grande segreto...