Io, Gesù
Immaginate un giorno di aprile dell'anno 30 della nostra era, quando un uomo della Galilea, tradito dal suo re Erode, abbandonato da tutti i suoi apostoli, condannato dal Sinedrio, la suprema istituzione ebraica che ha strappato al prefetto romano Pilato una sentenza di morte, viene sottoposto a un orrendo supplizio. Immaginate poi che quest'uomo non muoia sulla croce, poiché un altro illustre membro del Sinedrio, Giuseppe di Arimatea, in compagnia di Nicodemo e con la complicità del sommo sacerdote Caifa, salva e nasconde il moribondo, mentre i sacerdoti del Tempio si incaricano della messa in scena della sepoltura in una tomba e della resurrezione dell'uomo, Gesù dì Nazareth, detto il Cristo, il Messia, giusto per provocare una rivolta del popolo ebraico contro i romani.
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