Cronache dublinesi
Dal 1940 alla sua morte nel 1966, Flann O'Brien, con lo pseudonimo di Myles na Gopaleen, tenne una rubrica quotidiana di cronache dublinesi sull'Irish Times. Con impudente ironia e sfrenato umorismo, O'Brien metteva in ridicolo le assurdità e le boriosità della vita dublinese, con un'arditezza che lo rese il più temuto, rispettato e apprezzato commentatore della storia del giornalismo irlandese. Nel corso degli anni la rubrica assunse forme e caratteristiche sempre diverse: dal diario pubblico al saggio, all'esercizio del gioco di parole, alla gag umoristica, all'intervento critico, alla tirata polemica, al monologo, alla spiegazione didattica, all'invenzione narrativa e alla creazione di personaggi che ancor oggi vengono ricordati al pari di quelli che animano i suoi romanzi. E tra tutti gli strambi personaggi usciti dalla sua penna, il più notevole è proprio Myles na Gopaleen, l'implacabile fustigatore di costumi di queste "Cronache dublinesi", bizzarro miscuglio tra uno scienziato pazzo, un tuttologo e un fanfarone.
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