Terra pura
E il 1859 quando il giovane Thomas Blake Glover di Aberdeen giunge a Nagasaki, in Giappone. Ha viaggiato per mesi a bordo di una nave a vapore. Impiegato praticante di un agente marittimo in Scozia, Glover ha accettato l'offerta della Jardine, Mathieson & Co. di lavorare in un paese orientale ancora sconosciuto e misterioso in Europa, giusto per trovare la sua strada nel mondo e decidere della propria vita. E appena sceso dalla passarella della nave e ha trovato ad accoglierlo un rappresentante della compagnia, un certo Mackenzie, un uomo cortese e sbrigativo. I due, gli unici europei ad aggirarsi nella zona del porto, camminano tra le bancarelle di fortuna del mercato di Nagasaki fatte di stuoie di paglia e canne di bambù, attirando l'attenzione di tutti. Glover, soprattutto, alto, biondo e stordito dall'ignota fragranza che aleggia nell'aria, un odore pungente di legna bruciata, è oggetto di stupefatta curiosità. Glover si sente come in un sogno, dove tutto ha le tinte forti del paesaggio onirico. Ignora che quella terra diventerà il Paese, la Terra pura della sua vita; e che lui, scozzese di Aberdeen, diverrà un fedele alleato dei samurai che porranno fine al potere del clan Tokugawa, contribuirà in maniera decisiva alla potente modernizzazione del Giappone e alla creazione dell'impero industriale Mitsubishi, sposerà la figlia di un samurai, avrà numerose relazioni e quattro figli da donne diverse, e, infine, amerà Kaga Maki, la geisha che ispirerà Madame Butterfly.
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