Ebrei, fratelli maggiori
Quando il cardinale polacco Karol Wojtyla salì al soglio pontificio, in alcuni ambienti ebraici circolava, con una punta di pessimismo, la vecchia domanda yiddish: "Sarà buono con noi?". E buono, con quelli che definì "fratelli maggiori" del cattolicesimo, Giovanni Paolo II fu davvero: basta guardare alle iniziative, alle visite pastorali, agli incontri di pace e di preghiera che promosse nel suo lungo pontificato. Questo volume riunisce i numerosi discorsi e gli interventi sui rapporti tra cattolicesimo ed ebraismo pronunciati da papa Wojtyla e dal suo successore, Benedetto XVI, consentendo al lettore di cogliere le posizioni di ferma condanna della Shoah e insieme gli inviti alla fraternità e alla condivisione di valori, nel corso di oltre un trentennio di storia della Chiesa.
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