Poesie d'amore. Alternanze
Amore: una parola magica, nonché inquietante, per tentare di esprimere una realtà che affonda le sue radici nel sogno. Il lungo cammino dell'autrice in una terra tanto mobile, rappresentato e registrato nel complesso delle sue poesie, è stato alimentato da uno stimolo comunque vitale, pur attraverso gli alti e bassi di un'avventura poliedrica, sfaccettata. L'amore fin dall'antichità è stato abbinato alla morte, gli esempi sono innumerevoli. E lo stesso Leopardi, in tempi ben più recenti, enunciava: "Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte / ingenerò la sorte", così come Pascoli nel poema conviviale Solon superava la scissione in una sintesi che praticamente ne riaffermava la stretta parentela. Una fratellanza da cui Elena Clementelli dissente radicalmente, e contro cui canta con infinite modulazioni il suo No. Perché - al di là della forte suggestione che nei diversi casi sembra giustificare ed esaltare, sul piano estetico, l'accoppiamento nefasto l'Amore è vita. Totalmente. Riceve e dà vita: anche nella delusione, anche nello sconforto, perfino nella menzogna o nel tradimento, nelle lacrime e nel tormento della separazione.
Momentaneamente non ordinabile