Le grandi donne di Roma antica
Storie di donne di Roma antica in diciannove ritratti, da Rea Silvia a Galla Placidia.. Una storia di passioni e letti, non di rado determinante nella lotta per il potere, al pari di battaglie e congiure o colpi di stato. Senza dimenticare l'intelligenza dell'inganno raffinatamente femminile. Il tappeto srotolato ai piedi di Cesare con dentro Cleopatra: il frutto succoso d'Egitto vale le battaglie al Faro di Alessandria e al Pelusio. Due figure dell'universo femminile di Roma antica hanno colpito soprattutto la memoria popolare: Cornelia, madre dei Gracchi, e Messalina, giovane moglie dell'imperatore Claudio, i due estremi. Esempio luminoso per le donne della sua epoca l'una; prototipo di lussuria, sregolatezza e specchio deformante di una società che toccava il limite della depravazione, l'altra. Fra le due corrono duecento anni. E il periodo prodigioso e irripetibile di Roma: dalla polis (città stato) dei sette colli alla esplosione come caput mundi. Dalla Repubblica all'Impero fino all'avvento del Cristianesimo, con la moralizzazione della vita pubblica e dei costumi. Tramontava l'epoca del mondo pagano: piuttosto che la morigeratezza, dilagò l'ipocrisia. Né migliore sorte ebbero le donne. Elena, madre di Costantino, era una stabularla, ragazza di taverna. E Fausta, la moglie di Costantino, fu soffocata nei bagni di palazzo dopo la scoperta che "si prostituiva a ogni persona".
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