A mio padre
"Chi legge un poeta vero legge se stesso", ha scritto Giorgio Caproni. Questa raccolta vuole essere un invito a rileggere nei versi dei poeti il proprio rapporto padre-figlio, nella certezza che tra le parole di questi autori ciascuno troverà quelle che più si adattano alla propria situazione. Il rapporto con il padre non è sempre facile o improntato a tenerezza e riconoscenza come quello con la madre. Spesso la figura paterna traspare come nobile esempio, ispirazione e modello per la vita adulta. A volte invece il padre è un estraneo, un assente, e allora nascono poesie cariche di rabbia e rancore. Si tratta, in ogni caso, di sentimenti forti, in cui ciascuno può rispecchiare la propria personale esperienza. Ai padri che sono stati anche figli, ai figli che saranno padri, è dedicata questa preziosa antologia.
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