Everest. Storia del gigante himalayano
Dopo la conquista dei Poli e fino allo sbarco sulla Luna, la cima dell'Everest costituì, per esploratori e alpinisti, uno dei sogni più affascinanti. Fino ai primi anni Cinquanta, l'ultimo grande mistero della Terra, nascosto nell'atmosfera rarefatta delle altissime quote, rappresentò per tutto il mondo una sfida grandiosa, unica nel suo genere, superiore al richiamo di ogni altra montagna. Ancora oggi, a distanza di molti anni dalla prima ascensione di Edmund Hillary e Tenzing Norgay, la possente piramide a cavallo tra Nepal e Tibet continua a tormentare il sonno degli scalatori, al punto che, a ogni stagione propizia, innumerevoli spedizioni, di ogni tipo e dimensione, ne assediano i versanti. Questo libro ripercorre la storia alpinistica della montagna più alta del globo, individuata come tale solo nel 1852, in seguito ai calcoli trigonometrici del Survey of India, e da allora divenuta mito. Conquistato il primato di altezza - 8840 metri all'epoca della prima misurazione -con l'ausilio della matematica e della trigonometria, l'Everest rimase una pura curiosità geografica fino alle prime spedizioni degli anni Venti. Straordinarie fotografie e testi dettagliati ricordano quelle scalate e rievocano i vari tentativi che si susseguirono fino alla conquista della vetta, portata a termine da Hillary e Norgay dal lato nepalese il 29 maggio 1953. Da quel momento, anziché esaurirsi, la storia alpinistica dell'Everest subì un'accelerazione straordinaria. Introduzione di Kurt Diemberger.
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