Abbiamo visto Cristo venire verso di noi
Il nostro è un tempo di scarsa incidenza della fede e dell'annuncio cristiano sulla società. Un mondo «dopo Gesù, senza Gesù», che influenza anche i cristiani. La fede, soggettivisticamente intesa, è spesso ridotta a un insieme di idee, a principi o valori; si rischia di dimenticare che l'oggettiva contemporaneità di Cristo ne è il fondamento irrinunciabile. L'autore, sacerdote della diocesi di Milano e dottore della Biblioteca Ambrosiana, offre un itinerario che porta a riconoscere la divinità di Cristo attraverso la fede nella sua umanità. Diventando uomo, Cristo è entrato in comunione con la fragilità e la debolezza della nostra umanità, per risanarla e farla come la sua: luogo di reale comunione con il Padre e di pieno affidamento a lui. Così la sua vittoria può trasformare anche la nostra povera umanità, permettendole di camminare in una vita nuova. La seconda parte del testo è incentrata sull'eucaristia: luogo e forma dell'oggettiva presenza di Cristo. Con l'aiuto di numerosi testi della liturgia orientale, si propone un cammino teso a riscoprire la liturgia eucaristica come luogo essenziale della presenza "qui e ora" di Cristo, che trasforma e configura a sé chi celebra la sua Pasqua.
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