Da Caravaggio a Guido Reni. Trionfi romani intorno al Giubileo del 1600. Ediz. illustrata
Sul piano delle arti figurative il Giubileo del 1600 è paragonabile soltanto a quello del 1300. Infatti il traguardo del 1600 venne atteso e preparato vari anni prima, per celebrare un evento atto a suggellare il lungo periodo di controversie che avevano impegnato sensibilmente la Chiesa cattolica nella riaffermazione di valori ideali, codificata anche dal Concilio di Trento. Lo scenario che si spalanca a Roma prima e dopo il Giubileo, nell'età compresa tra l'ascesa al soglio pontificio di papa Clemente VIII (1592) e la morte di papa Paolo V Borghese (1621), è estremamente ricco anche nel campo delle arti. La Chiesa era protesa ad affermare le condizioni del proprio primato, recuperando valori culturali e figurativi che sarebbero dovuti apparire come l'espressione visibile di una rinnovata presa di coscienza del significato delle immagini. La città si trasforma in un grandioso palcoscenico, dove sfilano le testimonianze più vive e attuali di quanto si prospettava sull'intero scenario europeo. Molti dei fenomeni artistici, pittorici ma anche architettonici e scultori, che assumeranno piena conferma nel Seicento, vengono anticipati già alla fine del secolo precedente e i decenni a cavallo tra Cinque e Seicento assistono al convivere di linee, orientamenti ed esperienze molto diversi fra loro. Dal punto di visto architettonico Roma conferma il proprio splendore monumentale e scenografico ed è a Roma che già prima del 1620 si profileranno tutti quei caratteri di magnificenza che vedremo presenti in Italia e in Europa nel corso del XVII secolo. Sussidio didattico della mostra realizzata in occasione della XXVIII edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli (Rimini).
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