Copenaghen. Opera teatrale in due atti
Copenaghen, autunno 1941: mentre la Danimarca è occupata dall'esercito nazista, Hitler è alla ricerca dell'arma definitiva. Il fisico Werner Heisenberg, a capo del progetto nucleare tedesco, fa visita al suo antico maestro, il danese Niels Bohr. I due premi Nobel, un tempo amici, sono ora divisi dalla guerra. Il contenuto della loro discussione, che molti ritengono incentrata sulla possibilità di costruire un'arma nucleare resta un mistero tuttora oggetto di dibattito: Heisenberg vuole coinvolgere Bohr nelle ricerche sulla costruzione della bomba atomica in Germania? Oppure cerca consigli su come sottrarsi a un compito tanto drammatico? O, ancora, mira a accogliere informazioni sullo stato di un eventuale progetto alleato? Unica testimone dei colloquio, la moglie di Bohr, Margrethe. Mescolando sapientemente gli ingredienti della drammaturgia alla storia della fisica, Michael Frayn costruisce un'avvincente pièce teatrale intorno a un episodio storico decisivo per il corso della seconda guerra mondiale. Proprio dalla indeterminazione della storia Frayn parte per spingersi fino a indagare, attraverso il confronto appassionato tra i personaggi, i temi dell'etica scientifica e del rapporto fra scienza e potere.
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