Pianto di giglio

Pianto di giglio

"Pianto di giglio" è un romanzo in cui sono protagoniste la donna e la terra. La donna è rappresentata da Sharon, segnata dai traumi di una violenza e di molestie sessuali (iniziate sin da quando era una bambina e poi durate per molti anni); la terra è rappresentata dalla Calabria, deturpata dalla mafia e dal cattivo modo di pensare da parte di alcuni cittadini che ostacolano il progresso di una terra feconda e meravigliosa. Esse piangono all'unisono il loro travaglio, e così come Sharon riuscirà a trovare una sua dimensione e ad amare nuovamente la vita, la terra di Calabria cercherà in tutti i modi di scrollarsi di dosso il nome infangante e poco ossequioso che le è stato assegnato: "la terra della mafia". Sharon, figlia di un boss, piano piano prende coscienza che la mafia è solo il lato oscuro della vita e quando incontra Davide, ispettore della DIA, si libera del proprio stato omertoso e tormentato. Male e bene, il bianco e il nero dell'anima umana si mescolano e si confrontano in una storia che vede al centro della vicenda l'amore e insieme la voglia di vivere in una terra dove non esistono solamente il male e il pianto. Il giglio rappresenta la purezza violata della donna, della "dignità" divina ed è anche la fanciullezza della terra che alla fine, si spera, cesserà di piangere per il male inflittole dall'uomo.
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