Alla corte dei Visconti
Nell'anno del Signore 1686, le scimitarre dei turchi infliggono un duro e inaspettato colpo all'illustre casato dei Visconti: cade in battaglia Barnabò Maria, capitano dei dragoni. Subito dopo le esequie però il dragone torna a palazzo per governare come un tempo... il sospetto e l'inquietudine si diffondono a corte mentre il vero amore si effonde senza tempo e confini, facendosi beffa dei secoli che passano e unendo i cuori che anelano l'infinito nell'eternità del sentimento più nobile e audace. Nel 1705, durante la guerra di successione spagnola, l'erede di Barnabò Maria, Annibale Visconti, e l'esercito dei dragoni sono vittime di un tradimento e di un'imboscata messi in atto dalle truppe francesi del duca di Vendome. Le ombre dell'incertezza calano sul futuro della dinastia quando il signore non torna dal campo di battaglia. Difficile è il ruolo di Pirro, il più anziano, che deve difendere la famiglia dalle sfrenate ambizioni del fratello Luigi, porporato; incerta la sorte del piccolo Alfonso, figlio di Annibale ed erede designato, se non ci fosse il saggio precettore, speranzoso dell'imminente ritorno del legittimo signore, a vegliare su di lui. Lo scontro finale è inevitabile perché la riconciliazione è impossibile: la giustizia con la sola arma della verità deve "vincere" sulla viltà dell'inganno e della menzogna.
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