Fogli che volano
Una mattina, dopo mesi di ricovero e di attenzioni da parte sua, avvertii un gradevole profumo di caffè. Aprii gli occhi e mi voltai. La vidi con la tazzina del caffè fumante su un piccolo vassoio che sorreggeva con la mano sinistra. Con la destra chiuse la porta della mia camera. Le diedi il buongiorno, assaporai il caffè e percepii qualcosa di insolito nel suo sguardo. Lei riprese la tazzina, la appoggiò sul comodino, si rivolse verso di me e sempre con quello sguardo insolito mi diede un bacio. Cominciò così la nostra storia, con quel bacio e quel caffè...
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