Le aquile del Kajala. Una pericolosa missione nelle steppe russe alla ricerca di perdute e misteriose conoscenze
Secolo XIII: una pericolosa missione nelle steppe russe alla ricerca di perdute misteriose conoscenze. Un rinnegato sassone è preso prigioniero e costretto a fare da guida a uno squadrone di cavalieri appartenenti all'Ordine monastico teutonico impegnati in una missione segreta nella steppa russa dominata dai turchi kumok. Ufficialmente dovranno deporre un capo che sta creando pericoli sui confini del mondo cristiano; in realtà devono impossessarsi di conoscenze esoteriche custodite nei sepolcri degli antichi re dei popoli nomadi. Dopo una lunga serie di intrighi, inseguimenti e scontri armati tre uomini si affronteranno per una definitiva resa dei conti: Helmut, giovane cavaliere perennemente in conflitto fra l'accettazione del proprio dovere e le profonde inquietudini dell'anima, L'inafferabile, ex monaco guerriero con una personale visione del creato che ormai lo sta spingendo verso l'eresia, la guida pagana Bruch, uomo apparentemente cinico e smargiasso ma comunque in possesso di un peculiare senso della giustizia. Uno solo resterà in vita, prendendo su di sé la responsabilità morale di tramandare una concezione della vita che in diversa maniera apparteneva anche agli altri due, il tentativo di conciliare lo spirito e la materia, la pace e la violenza, il mondo relativamente ordinato dei popoli soggetti all'impero romano-germanico e quello, turbinoso e selvaggio, degli abitanti della steppa.
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