C'è sempre una nave che parte. Il romanzo di comunità di profughi Giuliano-Dalmati
1947. L'avventura dei profughi giuliano-dalmati, in fuga dalla persecuzione nella Jugoslavia di Tito a seguito dell'annessione di quei territori all'appena costituito Stato balcanico, attraverso lo sguardo attento del protagonista, prima all'interno di un campo di raccolta e successivamente a La Spezia, alla ricerca di un lavoro e di una nuova identità . Gli amici, la frustrazione e i desideri di un gruppo di giovani che hanno perso la loro terra e si sentono rifiutati nell'Italia del dopoguerra, che nutre un forte pregiudizio nei confronti degli esuli, ritenuti simpatizzanti fascisti. Una carrellata di personaggi che affrontano un triste destino senza mai cedere alla disperazione, un romanzo avvincente dove emerge la voglia di vivere e di ricostruire, un affresco delicato nel quale si intrecciano storie umane, ricordi e sensazioni sullo sfondo della passione per il mare e la pesca, elementi che uniscono poeticamente il passato e il presente. Un pezzo di storia dell'Italia repubblicana sul quale si è cercato di fare luce solo recentemente.
Momentaneamente non ordinabile