Oleandro bianco
Dopo aver vissuto sempre all'ombra della madre Ingrid, poetessa eccentrica e distratta, Astrid si ritrova sola al mondo. Ha dodici anni quando Ingrid, in preda a una crisi di gelosia, uccide un amante e finisce in carcere. Per la ragazza inizia un lungo viaggio nel mondo dei figli in affido, fatto di traumi e di una costante "solitudine che sa di metallo". Passando di famiglia in famiglia, Astrid deve affrontare ambienti sempre nuovi, con nuove regole e nuovi pericoli, finché all'ennesimo, disperato tentativo troverà una donna che saprà amarla come una figlia vera e l'aiuterà a diventare grande. Con una scrittura lirica e ruvida, capace di oscillare dal sogno al più crudo realismo, Janet Fitch costruisce una storia di iniziazione al sesso, all'amore, alla vita, in un appassionato romanzo di formazione.
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