Biowatching. Guida pratica per osservare la biodiversità e riconoscere habitat, piante e animali in Italia e ai tropici
"Andare in natura" è una forma di turismo meno tradizionale ma sempre più diffusa. Gli ambienti sono legati a filo doppio a tutti gli esseri viventi che li abitano e si evolvono con loro ed è questo, in fin dei conti, il vero valore della biodiversità. Ma riconoscere la diversità biologica non è solo una necessità scientifica, può essere anche un divertimento, un hobby: il biowatching può divenire una attività piacevole che permette di apprezzare la straordinaria ricchezza e varietà delle forme viventi. Il patrimonio naturale, per troppo tempo scarsamente considerato e sottostimato nei confronti del patrimonio storico ed artistico, viene finalmente rivalutato: si tratta di conoscerlo e di farlo conoscere per poterne condividere in tanti il grande valore. Ecosistemi, habitat, sottohabitat, microhabitat, specie e popolazioni vegetali e animali, individui, cellule, molecole, Dna. Ecco la sequenza che compone la biosfera, in mirabile equilibrio tra l'ordine e il caos, grazie al quale è garantita quella biodiversità che è patrimonio indispensabile all'evoluzione delle specie. Imparare a riconoscere le varie forme di vita in questo grande caleidoscopio è la finalità del biowatching, termine con il quale si definisce l'osservazione della diversità biologica. In pratica, un approccio con la natura a 'tutto campo': un'esperienza formidabile e alla portata di tutti. Questa attività può dare molte soddisfazioni ed essere vissuta con appagamento se si seguono alcuni suggerimenti e si utilizzano informazioni bene organizzate. E' quanto si propone questa guida, che al pari del binocolo, degli scarponcini da trekking e di uno zaino, rappresenta un accessorio indispensabile per chi voglia cimentarsi in questo appassionante percorso.
Momentaneamente non ordinabile