Bimbi in forma senza diete. Dalla gravidanza alla pubertà, l'equilibrio per combattere il sovrappeso infantile
Oms, Comunità europea, Ministero della Salute: tutti hanno messo a punto programmi e campagne, indagini epidemiologiche e politiche sanitarie per combattere l'emergenza del sovrappeso infantile. A livello istituzionale il materiale abbonda, ma spesso i genitori rimangono disorientati di fronte alla diagnosi di obesità o all'invito del pediatra a mettere a dieta il proprio figlio in sovrappeso. Da un lato, la tradizione popolare vuole bambini paffuti perché vede in questa floridità corporea un sintomo di salute e di bellezza, salvo poi scegliere come simboli estetici per adolescenti e adulti corpi magri fino all'eccesso. Dall'altro lato, nel cibo si celano numerosi significati affettivi: il rifiuto di un alimento da parte del figlio è vissuto dalla madre come un rifiuto di lei stessa, il cibo è soddisfazione e viene utilizzato quindi come premio o punizione. Entrano in gioco moltissimi fattori, tra cui la pedagogia e la psicologia. In più, le ricerche effettuate mostrano come questo problema sia legato allo stile di vita nel suo complesso: in particolare attività motoria, tempo libero, vita di relazione. In questo libro si vuole quindi affrontare l'eccesso di peso nell'infanzia prima analizzando le dimensioni del fenomeno e le sue conseguenze, poi offrendo suggerimenti multifattoriali. Per la dieta vera e propria occorre rivolgersi allo specialista: qui si daranno piuttosto consigli generali sia alimentari sia comportamentali.
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