Il ritorno del marinero. Le indagini del commissario Bertè
Lungariva, Liguria, un nuvoloso pomeriggio di novembre: a bordo di una barca a vela viene trovato il cadavere di Sebastian Scettro, detto il Marinero: tre proiettili gli hanno spaccato il cuore. Appartenente a una facoltosa famiglia, il Marinero se n'era andato per mare nove anni prima su un piccolo sloop nordico, facendo perdere le sue tracce. Chi, o che cosa, l'ha riportato a casa, concedendogli solo poche ore prima dell'incontro con la morte? Come può constatare Gigi Berté, Sebastian non aveva lasciato un buon ricordo: con i fratelli i rapporti erano pessimi, frequentava pregiudicati e spacciatori, e aveva persino ricevuto una denuncia per stupro. Solo l'anziana nonna non aveva mai smesso di volergli bene e di aspettare il suo ritorno. Un caso complicato, anche perché il commissario è fiaccato psicologicamente da una serie di problemi personali. E se da una parte Berté vorrebbe «fuggire» a Milano dove l'attende un'allettante proposta in questura, dall'altra la Marzia e la sua squadra, a cui è sempre più affezionato, lo tengono legato a Lungariva, che da fuori sembra un'isola felice ma che, come ogni altro luogo, nasconde il male.