Il contrabbasso
Il monologo di un uomo mite e frustrato, che nella sua vita non ha lasciato spazio che alla musica e al suo strumento, il contrabbasso. Un racconto di solitudine e amarezza ma anche di rivincita per chi non è mai stato sotto la luce dei riflettori.«C'è tutto Süskind: il suo senso della solitudine ebbro e desolato insieme, il gusto dell'assurdo che trasforma il contrabbasso in una figura femminile da abbracciare fra attrazione e disgusto. E l'ironia...» – Giulio Nascimbeni, Corriere della Sera«Se c'è una cosa inconcepibile è un'orchestra senza contrabbasso. Si può quasi dire che l'orchestra – siamo alla definizione – comincia a esistere soltanto quando c'è un contrabbasso. Ci sono orchestre senza primo violino, senza fiati, senza timpani e trombe, senza tutto. Ma non senza contrabbasso. Quello che voglio stabilire, è che il contrabbasso è di gran lunga lo strumento più importante dell'orchestra. Anche se non sembra.»