La fine della solitudine
Jules sa di essere un custode di ricordi, come dice Alva, ma questa non è solo la sua storia. «Una narrazione stupefacente... Emozionante e perfettamente riuscito» - John Irving «Benedict Wells riesce a descrivere le nostre debolezze, i nostri fallimenti, il nostro oblio, senza cattiveria né sentimentalismo» - Nicolas Weill, Le Monde «Un romanzo bellissimo, di quelli in cui si tifa per i personaggi e ci si commuove fino alle ultime pagine» - Annarita Briganti, La Repubblica È la storia di tre fratelli, Jules, Liz e Marty, che da piccoli perdono i loro genitori in un incidente e sono costretti a vivere separati e senza famiglia, estranei l'uno all'altro. Marty si butterà a capofitto negli studi, Jules sfuggirà alla vita diventando un introverso mentre Liz si brucerà alla sua fiamma, vivendo senza limiti. La loro infanzia difficile sarà come un nemico invisibile, da cui impareranno a difendersi. Più di ogni altra, questa è la storia di Jules e Alva. Due solitudini che si incrociano, si cercano e si mancano, inquiete, per anni. Jules e Alva sono incapaci di riconoscere quel che provano l'uno per l'altra, legati come sono dal bisogno di amicizia, con il loro perdersi, ritrovarsi e salvarsi. Ma questa è soprattutto la storia di chi, come Jules, serba i propri ricordi insieme a tutte le alternative che non ha scelto, pur sfiorandole e sperimentandole attraverso la letteratura e la musica.