Mazzo e rubamazzo. Squadra speciale minestrina in brodo
Per un un tragico errore della Prefettura, il bonifico della pensione sul conto corrente di Semolino, Kukident e Maalox non arriva più. Privati di quell'entrata sicura, sono nei guai e si trovano scaraventati in un mondo di cui ignoravano l'esistenza, il mondo di chi si arrabatta per mettere insieme il pranzo con la cena. Nel «ventre» di Genova, però, non agiscono solo bande di criminali e poveri diavoli. Anche i ricchi vivono nello stesso campo d'azione: speculatori, costruttori, uomini d'affari ed esponenti politici. I nostri tre eroi, per caso, vengono a conoscenza di uno squallido piano: approfittare del degrado per acquistare a basso costo gli immobili del centro storico, cacciare gli occupanti, ristrutturarli e venderli a caro prezzo, lucrandoci. Ma c'è di più. Le banche sanno chi sono i proprietari degli alloggi e li convincono a investire i loro magri risparmi in obbligazioni a rischio, con le quali perderanno tutto. A quel punto vendere rimane per loro l'unica possibilità. Quando un prete, don Parodi, economo della diocesi, viene trovato morto, la Procura apre un'inchiesta. Emergono diverse speculazioni immobiliari, troppe, effettuate da una società di cui fanno parte un'impresa edile in odore di mafia e l'Istituto diocesano per il sostentamento del clero. Si ipotizza un'attività di riciclaggio, ma è dura da dimostrare. Il tutto con l'avvallo della banca, che apre favorevoli canali di credito alla suddetta società. Sembra una partita persa in partenza: quattro poteri forti (mafia, politica, Chiesa e banche) contro tre poliziotti in pensione. Una battaglia impari. Ma Kukident, Maalox e Semolino coinvolgono tutto il rione e fanno squadra per mettere in piedi una truffa a fin di bene. Non devono fare altro che attendere il colpo di scena finale.