Un castello di inganni
"Alla fine, tutto sembra ricondursi al denaro", riflette lapidario Thomas Lynley di fronte all'indagine che lo ha portato in Cumbria, un incarico strettamente confidenziale affidatogli da Sir David Hillier. A chiamare in causa Scotland Yard è Bernard Fairclough, baronetto di recente nomina e ricco industriale, convinto che la morte per annegamento di suo nipote Ian, archiviata dal coroner come accidentale, sia stata in realtà un omicidio. Affiancato da Deborah e Simon St. James, che lo seguono in incognito, Lynley si ritrova a frugare tra gli scheletri nell'armadio di molte "rispettabili" persone, costretto a mettere in discussione persino gli affetti più cari. E le sorprese non mancano negli armadi di casa Fairclough, o piuttosto nelle complicate relazioni che ruotano attorno alle ricche casse della famiglia: una figlia finta invalida che conduce un'esistenza parassita a spese del padre; un figliol prodigo uscito dal tunnel della dipendenza da alcol e stupefacenti che si affanna per rientrare nelle grazie del genitore, un ragazzino affetto da turbe psichiche, qualche ex moglie inviperita e non pochi amanti inopportuni... Un ginepraio su cui si è concentrata l'attenzione del giovane reporter di un famigerato quotidiano scandalistico, impegnato a indagare sulla vita del rampollo di casa Fairclough... L'ostinazione di Lynley e dei suoi ufficiosi assistenti porterà inevitabilmente a dipanare quel groviglio, facendo crollare un castello di spaventose bugie e atroci perversioni.