Lucia nel tempo di Napoleone. Ritratto di una grande veneziana

Lucia nel tempo di Napoleone. Ritratto di una grande veneziana

Nel 1787 Lucia Memmo, bella figlia sedicenne di un grande ambasciatore della Serenissima, viene data in sposa ad Alvise Mocenigo, rampollo di una delle più antiche famiglie veneziane. La loro vita dorata però finisce bruscamente quando Venezia cade nelle mani di Napoleone. Attraverso la fitta corrispondenza di Lucia con la sorella e numerose altre fonti primarie, l'autore intesse un avventuroso racconto per ricostruirne la vita. Anzi, le vite: le pressioni fortissime per produrre un erede Mocenigo, le gravidanze difficili, la grande passione per un colonnello austriaco, la scalata sociale nella Vienna imperiale, la stressante routine come dama di compagnia alla corte di Eugenio di Beauharnais a Milano, l'amicizia con l'imperatrice Josephine, la caduta dell'impero napoleonico e, negli anni della maturità, il rapporto con Lord Byron, al quale affittò una parte del suo palazzo sul Canal Grande... La vita dell'ultima vestale di un tempo irrimediabilmente perduto Chateaubriand la chiamava "la figlia dei dogi" - sullo sfondo dell'Europa, di Venezia e di Parigi a cavallo tra Settecento e Ottocento.
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