Il collare della tigre
Per vivere pienamente la nostra vita dobbiamo liberarci dell'eredità emotiva della famiglia. Le sofferenze, le incomprensioni, le questioni irrisolte o taciute da coloro che ci hanno preceduto formano un fardello che grava drammaticamente sulle nostre spalle, impedendoci di trovare noi stessi o addirittura privandoci di un'esistenza normale. Cristobal Jodorowsky, figlio e primo collaboratore di Alejandro Jodorowsky, ha sperimentato sulla propria pelle questo peso e ha gradualmente individuato e sciolto i nodi emotivi che lo facevano soffrire. Il suo primo libro è un'autobiografia in cui racconta la propria storia a partire dalla più tenera infanzia, un viaggio a ritroso nelle vicende dei suoi famigliari e un ricco repertorio dei casi in cui, in qualità di psicosciamano, ha usato la psicogenealogia e gli psicorituali come strumenti terapeutici. Ma non solo. "Il collare della tigre" è anche una galleria di personaggi - maestri zen, sciamani, artisti - e un affresco storico della "rivoluzione culturale" degli anni Settanta, quella che ha abbattuto il mito dell'autorità, contestato le religioni istituzionalizzate, puntato il dito contro le tradizioni, finendo poi per attingere di nuovo al mito, ai saperi religiosi, alle antiche pratiche rituali per "riprendersi la vita".