Le pietre maledette
Apparsa per la prima volta in India nel 1897, questa raccolta di tredici racconti segna un momento decisivo per la straordinaria produzione artistica di Tagore: la scelta, per ogni sua composizione, della lingua parlata, al posto di quella "gentile" ufficialmente adottata in letteratura. Libero così dagli schemi, dai temi e dagli intrecci della prosa tradizionale, lo scrittore indiano, come sottolinea Brunilde Neroni, curatrice del volume, "ci offre, in una lingua chiara e armoniosa, veri spaccati di vissuto indiano...".