La mano di legno
La mano di legno è un romanzo a sfondo storico, ambientato in un'Italia stretta ancora nella morsa tra passato e futuro: sono gli ultimi due anni della seconda guerra mondiale. Protagoniste sono due famiglie emiliane, i conti Artoni, proprietari terrieri, e i Ferrari, che lavorano per loro, il padre come fattore, la figlia maggiore come cameriera. E poi c'è la giovane Ada Ferrari, staffetta partigiana con una mano di legno, che vivrà suo malgrado un'intensa e difficile storia d'amore con il giovane conte Raffaele Artoni, gerarca fascista. Nonostante le loro posizioni sociali e politiche siano contrapposte, i due giovani vengono travolti da un sentimento molto forte, che li porta a rischiare la vita e a subire umiliazioni. Anche la contessina Erica Artoni, sorella di Raffaele, si innamora di un comandante partigiano, Domino, e abbandonerà gli agi della sua ricca esistenza per stare insieme a lui e vivere gli stenti della "montagna". In tempo di guerra le norme sociali vengono sovvertite, le distanze in qualche modo si accorciano, e ciò che emerge nelle difficoltà non è soltanto l'egoismo, ma anche, e forse soprattutto, il bisogno di trovare affetti veri che restituiscano la speranza. Il romanzo si è classificato al secondo posto per la sezione Narrativa nella IV edizione 2010 del Premio letterario "Città di Castello".
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