La scala di Giacobbe. L'innovazione armonica interroga la teologia fondamentale: riflessioni sull'origine prima, il divenire incessante e il fine ultimo della vita
È sufficiente una prospettiva scientifica, tecnologica, antropologica, sociologica, storica, umanistica e filosofica per penetrare il "mistero della Vita" (degli Uomini e del Creato) e le connesse prospettive di sviluppo e progresso sostenibile? Bastano le scienze empiriche? Dal punto di vista dell'innovazione armonica la risposta è semplice: no. Dal punto di vista dell'innovazione armonica è inderogabilmente necessario rivolgersi alle scienze meta-empiriche, non sfuggendo (anzi ricercando) il confronto con la dimensione spirituale, ontologica ed escatologica. Questa prospettiva chiama in causa due parole-chiave della filosofia greca: l'archè, la ricerca del principio razionale che fonda la filosofia a partire dai presocratici, e il lógos come discorso razionale. Il presente testo si propone di ravvivare questo dialogo (tra archè e lógos), posto alle basi della civiltà occidentale con l'obiettivo di realizzare il "bello, il razionale, il durevole, l'autentico". Un dialogo che si è progressivamente smarrito nel tempo, fino alla sua stessa negazione, consunzione e demonizzazione e che oggi urge d'esser riproposto.
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