Governo dell'economia e rappresentanza funzionale. Un profilo istituzionale (1861-1937). Dalle Camere di commercio ai Consigli dell'economia corporativa
Il volume è dedicato alla storia del sistema camerale italiano, dalla fondazione alla fusione all'interno del progetto corporativo fascista; letta attraverso le sue dinamiche e contraddizioni, i suoi punti di forza e di debolezza, i momenti di stallo e di rilancio, i ritardi e le accelerazioni, le crisi organizzative e le riforme, attuate o solo immaginate. Le vicende delle Camere di commercio, organismi, sospesi tra i compiti amministrativi affidati loro dallo Stato e la rappresentanza d'interessi privati, svelano in filigrana le tante Italie che il processo di unificazione non aveva potuto o saputo fondere tra di loro; raffigurando uno dei primi strumenti di costruzione e di consolidamento dell'unità nazionale. Le Camere di commercio costituiscono la rappresentanza di classi dirigenti locali che ambiscono a diventare nazionali, sicché nella loro attività si possono cogliere sia la gelosa difesa dell'interesse territoriale sia, al tempo stesso, l'ambizione crescente a una proiezione nazionale, e non solo.
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