Know-how. Quello che le imprese non dicono...
Il know-how è il bene intangibile più presente nel tessuto imprenditoriale italiano ma anche il meno conosciuto. Le ridotte dimensioni della stragrande maggioranza delle aziende e una particolare collocazione nella catena del valore, hanno fatto sì che le imprese italiane piuttosto che concentrarsi sulla brevettazione si siano dedicate a un’innovazione di tipo incrementale. Il know-how, definito il più intangibile degli intangibili, è un bene della proprietà intellettuale per sua natura particolarmente volatile: l’ordinamento gli assicura tutela giuridica fin quando chi ne è proprietario riesce a tenerlo riservato, impedendo l’accesso alle informazioni che lo caratterizzano ai terzi oppure regolandone la diffusione in modo da non comprometterne la natura segreta. Molte aziende italiane sono inconsapevolmente dotate di conoscenze e competenze potenzialmente qualificabili come know-how, ciò che compromette per un verso la possibilità di ottenere tutela giuridica e, per altro, di accedere alle potenziali ricadute, economiche e non solo, favorevoli che lo sfruttamento e anche la perimetrazione stessa del know-how potrebbero assicurare. Ci sono poi alcuni campioni dell’industria italiana, non i soliti noti, ma piccole e medie imprese che unendo Tradizione ed Innovazione sono riuscite a dare valore al proprio know-how e su quello a costruire un presente roseo e un futuro pieno di prospettive di crescita.