I pascoli di carta

I pascoli di carta

Ad Alzapietra, un paese dell'entroterra siciliano arrampicato sui monti Nebrodi, una ditta sta curando la manutenzione di alcune pareti rocciose che rischiano di franare sull'abitato. Ad una richiesta estorsiva in stile mafioso segue un duplice omicidio: tra i cadaveri, il direttore dei lavori che non si era sottomesso al ricatto, sfregiato da un colpo di lupara in faccia. Tutto appare una logica concatenazione di eventi, come tante altre volte è già tragicamente accaduto in Sicilia nel campo dell'edilizia e del commercio. Ben presto emergerà invece, dietro la facciata delle cose, l'interesse bramoso per i terreni comunali da pascolo: appezzamenti da prendere in affitto e trasformare in miniere d'oro, grazie ai fondi comunitari erogati senza alcun controllo. A dirigere le indagini il sostituto procuratore di Pasicò, Salvatori, alla sua prima esperienza giudiziaria, da soli quattro mesi sull'Isola. Una storia dalla meccanica investigativa serrata e complessa, che arriva a svelare la misteriosa essenza della nebroidea "mafia dei pascoli": le infiltrazioni nella borghesia regionale, i collegamenti con Cosa Nostra, gli attentati agli uomini dello Stato. Una storia che, al contempo, rivela chi siano oggi i veri "padrini" siciliani, accantonate la lupara e la coppola, la violenza e le stragi.
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