Il nuovo bambino immaginario. Perché si è rotto il patto educativo tra genitori e figli
Di fronte ai quotidiani e dolorosi casi di bambini e adolescenti sempre più in difficoltà con la vita, la questione di fondo non è quella relativa a un qualche blocco dell'educazione familiare: la questione di fondo è quella della totale eclissi dell'educazione familiare. Il punto, insomma, non è che i genitori educhino poco o male. Il punto è che non educano più. Il genitore contemporaneo pensa e agisce come se il figlio non necessitasse più del tempo dell'infanzia e dell'apporto decisivo dell'educazione familiare. Il saggio esplora tutte le costellazioni che si addensano attorno al fenomeno del "nuovo bambino immaginario", approfondendo in particolare le pesanti ricadute future che per il bambino reale comporta la folle sospensione del tempo dell'infanzia e scovando le radici ultime della sua precoce e perversa adultizzazione nell'estremo desiderio delle generazioni adulte di una giovinezza senza fine. Alla fine dei conti, infatti, il bambino adulto è il perfetto contraltare e l'efficace sostegno psicologico di quell'adulto bambino generato dalla nostra società ipergiovanilistica. Va da sé poi che, solo se gli adulti ritorneranno a fare gli adulti, il nuovo bambino immaginario potrà cedere il posto al bambino reale. Solo così potrà ricostruirsi il patto educativo tra genitori e figli, senza il quale a nessuno è data la possibilità di essere all'altezza della vita.
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